Il 9 e 10 marzo scorsi a Castelfranco Veneto si è svolto il convegno nazionale “La dipendenza da gioco: evidenza scientifica, pratica clinica e rete di servizi per la cura”. In coda all’evento la collega Amelia Fiorin e l’equipe di operatrici dell’ambulatorio per il gioco d’azzardo problematico di Castelfranco da lei coordinato hanno presentato una nutrita serie di guide e manuali dedicati agli operatori, ai giocatori e alle famiglie, dando così continuità a una tradizione più che decennale di diffusione delle conoscenze e delle esperienze. Già nel 2011, infatti, il SerD di Castelfranco Veneto pubblicò “Vincere il gioco d’azzardo: manuale di autoaiuto per il giocatore che vuole smettere”, dando il via a quella che più tardi sarebbe diventata la collana dei Technical Paper, che oggi conta 12 opere. I primi sei volumi sono liberamente scaricabili qui. Ma vediamo ora in dettaglio le ultime produzioni.

Insieme contro l’azzardo

Rivolta agli operatori, si tratta di una guida al trattamento del Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA): un’ampia e più corposa rielaborazione di un precedente analogo manuale. L’approccio è di tipo cognitivo comportamentale e include, com’è tradizione per questo tipo di manuali, una nutrita serie di fogli di lavoro. Le Autrici ci ricordano che l’uso del manuale può essere organizzato dall’operatore in base alla propria dimestichezza con la clinica del DGA: un utilizzo più rigoroso e sistematico per chi ha meno pratica, più articolato ed elastico per gli esperti. Alcune pagine informative facilitano gli operatori con minore esperienza.

Le tappe del trattamento prevedono il rinforzo motivazionale e l’assessment (anche neuropsicologico), gli interventi comportamentali, gli interventi cognitivi ed infine la prevenzione delle ricadute, il tutto organizzato in 13 sessioni tematiche. Se il primo manuale del 2015 seguiva da vicino l’analogo percorso del manuale di self-help per giocatori di gravità lieve, in un ambito di lavoro che potremmo definire come counselling, questo sviluppa un approccio che troverà indicazioni più ampie in termini di gravità, configurando una forma di trattamento più avanzato, a mio avviso di competenza di psicoterapeuti nel caso delle sessioni di terapia cognitiva. In questo senso si potrebbe ipotizzare che il nuovo manuale non vada a sostituire il vecchio, ma che lo affianchi. Il manuale è scaricabile da questa pagina.

Fare squadra: un manuale di aiuto per le famiglie

È ben noto che la qualità della collaborazione da parte dei familiari è un fattore significativo nella evoluzione della presa in carico, e solitamente una famiglia informata è più collaborativa (Ok, sono consapevole che, detta così, l’affermazione suona come troppo semplicistica). Questo testo può rappresentare sia uno strumento di autoaiuto per le famiglie, sia la base per un lavoro di counselling con il nucleo familiare. Il manuale fa esplicito riferimento al Modello Stress-Strain_Coping-Support di Orford, Copello e al., importato in Italia da AND di Daniela Capitanucci, senza tuttavia limitarsi ad esso. Il manuale offre infatti informazioni per una migliore comprensione di quanto sta accadendo al familiare che gioca e a tutto il nucleo, indica strategie di fronteggiamento dello stress, suggerisce modalità di espressione del dissenso, ed infine informa sui contatti con i servizi, naturalmente focalizzandosi sulla realtà territoriale dell’Ulss 2-Marca Trevigiana. Il manuale è scaricabile da questa pagina.

Adolescenti online: mini-guida per genitori

Ben più sintetica della precedente, ha comunque il merito di affrontare una problematica molto sentita dai genitori di adolescenti e preadolescenti. Si tratta infatti di una guida informativa per genitori con figli che utilizzano intensivamente smartphone, computer, console per videogiochi. A differenza della precedente, non propone un percorso sistematico, ma offre comunque consigli e raccomandazioni preziosi. È utile pensare infatti che nella maggioranza di casi non si sia di fronte a situazioni patologiche dalla evoluzione maligna, bensì a fasi temporanee della crescita di adolescenti che, se ben aiutati, potranno proseguire il loro normale compito evolutivo. La guida è scaricabile da questa pagina.

Scommettiamo che non gioco più

Si tratta di un nuovo manuale di autoaiuto, particolarmente indicato ai giocatori di sesso maschile, che rivede i contenuti dell’analogo manuale del 2011 e della sua seconda edizione del 2015. Non è un caso che questo volume sia alla sua terza revisione: l’esperienza clinica consente di comprendere sempre meglio quali siano gli elementi fondamentali di un percorso di recupero e quali strumenti siano più efficaci nel supportare il cambiamento del soggetto.

La scelta fondamentale, assolutamente condivisibile, è di differenziare il percorso di autoaiuto sulla base del genere del soggetto che gioca. Rispetto ai precedenti, in questo manuale si è scelto di dare più ampio spazio alla comprensione e gestione del craving, con minore rilevanza data alle distorsioni cognitive (evidentemente più difficilmente accessibili in un percorso di self-help) e alla gestione del tempo libero rispetto alle edizioni precedenti. Anche in questo caso, più che una sostituzione si potrebbe considerare un affiancamento al manuale precedente, consentendo agli operatori di suggerire al giocatore il percorso di autoaiuto (e il relativo manuale) considerato più conforme ai suoi bisogni. Il manuale è scaricabile da questa pagina.

Penso Sento Gioco

Se il precedente può essere considerato un manuale di autoaiuto più orientato al sesso maschile, con gestione del denaro e del craving in evidenza, questo è invece esplicitamente dedicato al gioco femminile. Da tempo è noto che il gioco d’azzardo problematico trova espressione in modo sensibilmente differente secondo il genere. Ciò nonostante, sia sul piano della ricerca che della pratica clinica, il gioco femminile fa fatica ad emergere nella sua specificità.

Va quindi dato atto alle Autrici di aver fatto una scelta non solo meritoria, ma anche innovativa. Infatti, se da un lato esistono e sono reperibili studi scientifici dedicati alle giocatrici (non molti in effetti, e cito a titolo di esempio il volume di Prever e Bowden-Jones scaricabile gratuitamente nella sua versione italiana), per quanto è di mia conoscenza Penso Sento Gioco è uno dei pochissimi, se non l’unico manuale di self-help unicamente destinato all’utenza femminile.

Il percorso mette in primo piano l’affettività e la funzione di regolazione emotiva che l’azzardo esplica nelle donne che giocano. La gestione economica viene trattata in un secondo momento, dopo che la giocatrice si è agganciata e ha sviluppato fiducia nel percorso di recupero. E infine, anche la realizzazione grafica è stata studiata per renderla più orientata alla sensibilità femminile. Il manuale è scaricabile da questa pagina.

Counselling Finanziario 2.0: manuale pratico per l’operatore

Anche questo volume prende il via da un precedente Technical Paper, operando una profonda riorganizzazione del materiale con l’introduzione di due nuovi capitoli dedicati alla consulenza fiscale e alla consulenza legale. Curiosamente il concetto di counselling finanziario trova poco spazio nella letteratura sui trattamenti del DGA, pur essendo uno strumento terapeutico fondamentale. Infatti, appare evidente che il lavoro con/sul denaro ha profonde implicazioni affettive, relazionali, e cognitive che non possono essere ignorate da chi si occupa di clinica. Purtroppo, in assenza di indicazioni operative adeguate, gli operatori sono costretti a procedere con il proprio buon senso, oppure a delegare la gestione del denaro alla famiglia o ad un commercialista/legale.

Secondo il modello proposto nel manuale il counselling finanziario comprende tre attività distinte, che possono essere integrate o meno secondo le necessità del paziente: a) limitazione dell’accesso al denaro, importante per limitarne l’effetto di induzione al gioco; b) ricostruzione e gestione del bilancio mensile, necessario quando si dimostri una amministrazione irrazionale da parte del giocatore e/o dei suoi familiari; c) valutazione delle capacità di rientro dei debiti, che implica l’integrazione del punto (b) con la definizione della situazione debitoria. Questo manuale offre pertanto un importante punto di riferimento metodologico. Il manuale è scaricabile da questa pagina.

Conclusioni

Il gruppo di lavoro dell’ambulatorio per il gioco d’azzardo problematico del SerD di Castelfranco Veneto dimostra ancora una volta di voler essere un punto di riferimento sulla clinica del gioco d’azzardo nel nostro Paese. La pubblicazione dei Technical Paper mette a disposizione degli operatori, ma anche di giocatori e famiglie, strumenti di lavoro utili, basati sia su una esperienza di lavoro clinico più che ventennale , sia su aggiornate conoscenze scientifiche.

La revisione e l’aggiornamento di diversi manuali dimostra la volontà di perseguire un costante miglioramento della qualità, con uno sforzo importante da parte di persone che, come tutti gli altri operatori delle dipendenze, sostengono quotidianamente il lavoro sul campo. Uno sforzo importante, quindi, ma anche altruistico e generoso. I volumi sono resi disponibili gratuitamente, in formato pdf, sul portale indipendo.it, ma sarebbe auspicabile che, come i precedenti, vengano diffusi anche su altre piattaforme, ad esempio researchgate.net o anche gambling.it, il sito web di Alea. Lo scopo è naturalmente di ampliarne il più possibile la reperibilità.

Come elemento di riflessione per le Autrici, da parte mia suggerirei l’ipotesi di una futura riorganizzazione dei manuali di autoaiuto e per l’operatore sulla base dei tipi di giocatori secondo il modello patogenetico di Blaszczynski e Nower che, per quanto di mia conoscenza, sarebbe una assoluta novità. Un ringraziamento quindi, e l’augurio di buon lavoro.

Condividi

Tags:

Comments are closed